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Cronache dal Metaverso: inizia un nuovo viaggio nell’Internet 3.0 

Lettura da 7 minuti

Inizia un nuovo viaggio nelle realtà sconosciute del Metaverso. Cos’è il Metaverso e come ci si può orientare in questa nuova moltitudine di mondi virtuali? Con il progetto Cronache dal Metaverso, Filippo Lubrano e Roger vogliono offrire una guida che aiuti a definire il Multiverso con un podcast adatto alla fruizione di appassionati e professionisti, ma anche di scettici che sentono di avere più domande che risposte. 

Il Metaverso è ancora in costruzione: non è un unico mondo virtuale ma una giungla di spazi immersivi e tridimensionali. La rete di informazioni dell’Internet 2.0 sta velocemente cedendo il posto all’Internet dei mondi vivibili, l’Internet 3.0. 

Uno dei nomi di riferimento per quanto riguarda il panorama del Metaverso in Italia è senza dubbio Vincenzo Cosenza. Fondatore dell’Osservatorio Metaverso, quella di Vincenzo Cosenza è una delle voci di cui ci si può fidare. Il progetto dell’Osservatorio, infatti, è nato dalla pura e semplice passione: dalla curiosità personale di Cosenza nell’ambito delle realtà virtuali ed aumentate applicate al mondo del marketing, ha iniziato le ricerche per quello che diventerà il suo libro, Marketing aumentato. Guida ai nuovi scenari martech

Il lavoro condotto dall’Osservatorio Metaverso è di fondamentale importanza nel panorama italiano: un portale che offre una sistematizzazione e categorizzazione delle informazioni spesso sparse che si hanno sul Metaverso, diventando così un punto di riferimento per la ricerca. Una conoscenza approfondita ci aiuta a scavare più in fondo e vedere oltre le numerose notizie sensazionalistiche e allarmistiche delle testate di giornale che creano opinioni divisive sui social. Vincenzo Cosenza, attraverso lo sviluppo dell’Osservatorio, si mostra pioniere dotato di un approccio aperto e curioso al Metaverso: non serve soffermarsi su dettagli divisivi come l’uso proprio o improprio della parola “Metaverso”, bensì occorre guardare a questo nuovo evento come un Internet in cambiamento e in movimento. 

Il ruolo dell’Osservatorio si mostra fondamentale nel suo progetto di mappatura delle realtà italiane legate al Metaverso. Nonostante sia ancora un work in progress, questa mappatura fa emergere realtà interessanti e dati utili sia ai fini statistici, che per offrire una overview  del Metaverso nel contesto italiano. Questo censimento ha consentito di mappare fino ad ora circa 50 aziende e ha fornito una categorizzazione utile di quest’ultime. Troviamo tre tipi di aziende che operano nel Metaverso: la aziende che lavorano nella realtà aumentata in termini di lens e filtri di Instagram e Facebook; le realtà che si occupano di VR, quindi progetti che possono avere a che fare sia con il metaverso industriale dei digital twin o dei modelli di training per la formazione dei dipendenti, che quello commerciale. Infine, troviamo la realtà più diffusa: aziende di marketing che si avvicinano il metaverso e che si dedicano alla costruzione di mondi digitali tridimensionali ad hoc per aziende e che curano la presenza di brand in mondi tridimensionali già esistenti (Spatial, Roblox…). Quest’ultime vanno per la maggiore perché più semplici e immediate per i brand – un marketing volumetrico che ha a che fare con le tre dimensioni.

Il Metaverso rimane un argomento molto polarizzante. Tracciare dei confini appare spesso necessario, soprattutto riguardo tecnologie gratuite alla portata di tutti. Un esempio sono i generatori di immagini (Midjourney, Dall-E, Stable Diffusion) o i bot che generano testi come ChatGPT: qual è il compromesso da tenere per non superare l’uncanny valley? Vincenzo Cosenza offre a riguardo uno spunto interessante. Ogni nuovo avanzamento va preso come una sfida a migliorarci e non impigrirci; getta le basi ad una sfida che ci  spinge a fare qualcosa in più: le AI sono un alleato che possono agevolare lavori a livelli base.

Le opinioni discordanti si estendono ad ogni livello di comprensione e conoscenza del Metaverso. Se è vero che l’Italia si mostra molto aperta al Metaverso e l’81% degli italiani dichiara di conoscerlo e di avere meno riguardi del previsto nei confronti della transizione agli spazi digitali e immersivi, dobbiamo sottolineare la difficoltà con cui ci stiamo avviando verso un’accettazione completa dell’immersività. Il salto tecnologico e culturale verso il largo uso dei visori, ad esempio, richiede impegno e tempo. I visori sono un fenomeno ancora marginale rispetto alle aspettative iniziali in quanto il pubblico mostra una preferenza per un Metaverso fruibile tramite browser e app. Stiamo assistendo allo sviluppo di un mercato più competitivo e dinamico che mette in gioco forze molto diverse tra loro. Questo movimento sul mercato, però, non incontra una risposta dal lato dei consumatori che si mostrano pessimisti e diffidenti soprattutto per via dei prezzi. 

il cambiamento è alle nostre porte: ci avviamo verso un futuro di mondi virtuali tutti da vivere. La cosa migliore che possiamo fare è assumere un atteggiamento curioso nei confronti alle nuove prospettive del Metaverso, senza mai dimenticare di dar voce alle nostre preoccupazioni: è così che si costruisce, pixel dopo pixel, un mondo ideale. 

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