La farfalla immortale, affascinata dall’eternità del suo essere, danzava tra i fiori nel giardino incantato. Ogni giorno, con il passare delle stagioni, vedeva scomparire le sue compagne una dopo l’altra, divorate da uccelli. Era una delle poche superstiti, un’essenza vivente destinata a vagare senza fine.
Un giorno all’alba, la farfalla immortale fu colpita da un raggio di sole così intenso da bruciarle un’ala. Nonostante la ferita, continuò a volare, ma non riusciva più a muoversi agilmente come prima. Mentre cercava di riprendersi dal colpo notò un uccello insolito, che non esisteva in alcuna enciclopedia, librarsi nel cielo: un Vibeo, con una sola ala che sembrava sostenere con grazia eterea.
La farfalla si avvicinò goffamente al Vibeo e iniziò a raccontargli la sua storia. L’uccello ascoltò con attenzione, comprensivo e compassionevole. Poi, offrì alla farfalla un luogo sicuro per sfuggire ai pericoli dei raggi solari: la sua pancia. Era un’offerta straordinaria, la farfalla accettò senza esitazione. Con la sua unica ala il Vibeo la fece cadere dritta nelle sue fauci, ma mentre la farfalla immortale vedeva spirare la luce del giorno, incredibilmente, non si sentì soffocare o soffrire.
Invece, si ritrovò in un mondo luminoso e colorato, pieno di fiori di tutte le sfumature. Ogni angolo era popolato da farfalle che, come lei, erano state colpite da raggi di sole in diversi punti del corpo. Erano al sicuro, protette dalla fame e dal sole che le colpiva nel mondo esterno.
Incontrò farfalle di ogni forma e colore, ognuna con una storia simile alla sua.
Insieme alle altre farfalle, quella immortale volava da un fiore all’altro, bevendo il nettare e godendo del sole. Non c’era più paura di essere mangiata o di vedere le amiche farfalle essere mangiate: erano già tutte state mangiate! Tutte le farfalle erano immortali nel paradiso delle farfalle, e questo era il loro luogo di pace. Così, le farfalle immortali vissero felici per sempre: non era più importante quanto tempo sarebbe passato, perché loro sapevano che sarebbero sempre state lì, volando e nutrendosi del nettare dei fiori insieme alle altre farfalle.
La farfalla immortale imparò che, anche se la vita può essere fugace e piena di pericoli, esiste sempre un luogo di pace e bellezza dove trovare rifugio. E così, nella pancia del Vibeo, continuò a vivere la sua eternità, in un incantevole mondo che solo poche fortunate creature avrebbero mai avuto il privilegio di conoscere.